[…]Prendo la posizione con il navigatore per ritornare e via. Ah ecco il ponte delle meraviglie, superare il punto più alto e ammirare la vista che si apre è sempre un’emozione. La prima strada presa ci porta alle spiagge, ma oggi la meta è un’altra, torniamo indietro e prendiamo quella giusta. Ah eccoli i colori che cercavo, dall’alto si vede il panorama sull’arcipelago con le sue cale e quell’azzurro da togliere il fiato. Ecco l’inizio del sentiero, ci sono già molte auto. Cosa sono queste nuvolette? Solo foschia passeggera spero.
Per praticità rinunciamo all’ombrellone e a parte del cibo, ci prendiamo solo il melone. Che caldo, é una faticaccia, incontriamo alcune persone che stanno tornando via. Ecco la freccia di pietre che vede solo chi sa che c’è, e finalmente Cala Coticcio, ma è solo la prima spiaggia, c’è molta gente e tanta confusione, eh sì forse venire a giugno era meglio, ma siamo qui ed è bellissimo.
Ancora uno sforzo, ci arrampichiamo ancora ed eccola, la seconda spiaggia, meraviglia assoluta, incredibile.
Le nuvole sono andate via, ce n’è una piccola a fare da capello a una roccia, ma se ne sta andando, i colori dell’acqua sono indescrivibili, vanno visti, limpida, trasparente, azzurra con qualche vaga traccia di verde, ci sono moltissimi pesci.
Dopo esserci goduti a pieno Tahiti, così viene anche detta Cala Coticcio, riprendiamo le nostre cose e ci incamminiamo sulla via del ritorno, come sempre mi dispiace venire via.
Il caldo che c’è a salire è inenarrabile, stanchezza e fame, incontriamo diverse persone che vanno nel senso opposto, qualcuna ci chiede indicazioni. Torniamo all’auto distrutti, andiamo verso una delle pinete e ci fermiamo a mangiare i nostri panini li. Relax all’ombra e più tardi ripartiamo per la prossima tappa.[…]