Tutti gli articoli di Renata Bandelloni

Video Festival Mare

Ho partecipato per molti anni al Festival Mare di Derna Polacci, che mi ha sempre invitata con entusiasmo sia al concorso canoro, dal Principe di Piemonte a Viareggio, al Teatro Vittoria Manzoni a Massarosa, all’Una Hotel di Forte dei Marmi sia al gala estivo in Pineta Flemming e Villa Bertelli a Forte dei Marmi.

Qui di seguito alcuni video delle mie esibizioni per il Festival Mare:

 

 

Un giorno con Emad Selim

Ho conosciuto Emad Selim due anni fa, in occasione di una mia partecipazione al Festival dell’Oriente di Carrara, in cui fui ospite di Stardust e i Suoni di Seba.renatafestivaloriente

Sono stata colpita dalla sua danza tannura: energica, intensa e accattivante. Quando è sul palco lui non fa danza, lui è danza! E questo lo riconosco molto bene, perché anche per me è così. È una sorta di trasformazione che avviene, essere presenti in quel momento, lì con la musica, totalmente nel movimento, la mente libera di catturare l’attimo e il corpo lascia fluire la creatività. Come diceva il mio master Reiki: “Conosci quello che riconosci.”

51188971_834838450211768_7360714908935127040_nLa danza tannura è sicuramente il suo pezzo forte, la sua migliore performance, è davvero spettacolare. Tuttavia, Emad non è solo questo. Di origine egiziana, è un ballerino di lunga data, specializzato nelle danze del folclore, danza sufi e tannura.

A inizio febbraio abbiamo avuto il piacere di averlo con noi per un workshop di danza saidi, un occasione per conoscerlo meglio anche come maestro e non solo. È stato molto interessante scoprire di avere pensieri e pareri comuni riguardanti il mondo delle danze orientali. Ci sono dei trend, dei modi di portare avanti la danza, che non mi appartengono, che sono diversi dal mio modo di sentire, ma sono molto diffusi ed è così che va il mondo e il mercato. Trovare un parere comune in un personaggio di tale calibro, mi da la conferma che la mia visione non è poi così fuori luogo.emadSaidi

Tanto per fare un esempio: Emad ha precisato che nel suo workshop non avrebbe insegnato una coreografia specifica, ma ci avrebbe dato gli strumenti per poter utilizzare i movimenti in modo autonomo. Altrimenti finisce che chi ha imparato la coreografia poi sa fare quella, ma se deve danzare altro non sa da che punto iniziare.

Ecco, precisamente, uno dei motivi per cui non mi piace più tanto andare ai workshop di danza, non voglio imparare una coreografia, voglio imparare qualcosa di nuovo, avere uno strumento utile. La coreografia nasce e muore, i movimenti, l’ascolto del ritmo, sono gli strumenti base che restano.

Ah un’altra piccola cosetta: “Io non conto, ascolto la musica”. Ecco, appunto, precisamente.,

Il workshop è stato estremamente interessante, abbiamo tanto materiale su cui lavorare, la bravura è indiscutibile, si vede subito quando un maestro è padrone della materia che sta insegnando. L’abilità di regolare immediatamente il livello della lezione in base agli studenti che si hanno di fronte, essere lì per dare e non per mostrare, sembrano cose scontate, ma non lo sono affatto e sono indice di grande professionalità.

E poi, tutti a mangiar la pizza!

Grazie maestro Emad Selim per tutto quello che ci hai insegnato oggi.

10 Febbraio 2019 – Workshop di folclore egiziano con Emad Selim

Tecnica e stile: workshop di danza del ventre tenuto da Renata Bandelloni Emad Selim. Stage unico.

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👉16:00 – 17:00: Isolamento e layer – Renata BandelloniEsercizi preparatori per l’isolamento delle varie parti del corpo e stratificazione del movimento. Utilizzo dei layer e interpretazione musicale.

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👉17:00 – 19:00 Folclore egiziano – Emad Selim. In particolare sarà affrontato lo studio dello stile saidi, la più nota delle danze popolari egiziane, facente riferimento all’Alto Egitto e tipicamente eseguita con l’utilizzo del bastone.

Il luogo potrà subire variazioni in base al numero dei partecipanti, a seconda delle singole esigenze potrà essere rivisto anche l’orario, in modo da poter accontentare chi desidera partecipare.

Per informazioni e iscrizioni: Renata Bandelloni.

Costo unico 40 Euro.
Per le promozioni di gruppo contattatemi privatamente:
renata . bandelloni @ gmail . com

Video Vintage

Ecco, forse “vintage” è un tantino eccessivo per definire questi video.
Dieci anni fa, ballavo da solo tre anni, ma avevo già ottime idee.
Questi filmati li avevo messi online all’epoca, c’era stata una discreta quantità di lavoro dall’idea, alle riprese, al montaggio. Con il passare del tempo, però, vedevo tutti i difetti dei movimenti e quindi decisi di toglierli dal web.
Forse non fu una decisione saggia, chissà.
Li rimetto adesso, eccoli qui dopo dieci anni come se fossero nuovi.
Ne ho anche altri a onor del vero, ma intanto iniziamo con questi.

Torve Fantasie – esperienza cinema

Lo devo dire, mi sono proprio divertita.
È ancora presto per vedere il risultato che sarà reso pubblico tra circa un anno, ma prendere parte alle riprese di un film è stata un’esperienza interessante, che ancora non è finita, per quanto riguarda la parte che mi coinvolge c’è ancora una scena da girare, in un giorno o forse due.

Sono stata invitata a partecipare come comparsa al nuovo film di Diego Bonuccelli: “Torve Fantasie”, mi era già stato fatto un invito in tal senso, per un altro film, un paio di anni fa, ma purtroppo per ragioni logistiche non ero riuscita a prendere parte all’azione. Questa volta ci sono e con molto piacere.
Il primo giorno, il primo ciak, è tutto così strano, ti ritrovi in mezzo a persone che non conosci, devi costruire un momento immaginario e tutti assieme dare vita a qualcosa che attualmente è solo nella testa del regista.

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Lavorare assieme per uno scopo comune, ma assieme a chi, chi sono queste persone?
È così, all’inizio non conosci nessuno, se non un paio di volti con cui mi ero già incontrata una volta ad uno spettacolo. Da una giornata di riprese all’altra ci si comincia a conoscere, si crea un legame e tutti assieme ci si diverte ancora di più. Le ultime riprese sono state all’insegna delle risate, ci siamo davvero divertiti.

Non ci conosciamo un granché, ci vediamo solo per le riprese, ma crediamo in un progetto comune e vedere qualcuno che lavora con passione per realizzare i propri sogni, come fanno qui il regista e i suoi collaboratori è davvero un piacere.

Per quanto riguarda il film in produzione, riporto qui il comunicato ufficiale:

Quarto lungometraggio di Diego Bonuccelli.
In Torve Fantasie gli sceneggiatori prendono un secolo di cinema e lo rimpastano in un film di difficile catalogazione, un po’ commedia, un po’ grottesco ma anche con momenti di azione ed inquietudini disturbanti.
In Torve Fantasie ci sono molti riferimenti e citazioni cinematografiche, da Buster Keaton a Martin Scorsese, da Tarantino a Laurel e Hardy e altri ancora.
Il titolo però è frutto di una citazione letteraria tratta da Giambi ed epodi, Libro I, Per le nozze di Cesare Parenzo, del primo premio Nobel per la Letteratura, il nostro conterraneo Giosuè Carducci:
“ Gittò, gittò la soma De le memorie pie;
E con la mente doma
Da torve fantasie,
Solitario, aggrondato,
Va pe ’l divin creato. “
Iniziate le riprese il 24/07/2018, uscita prevista fine primavera 2019.

Avrò una faccia da cinema? Chissà!

Le foto di scena sono prese dalla pagina facebook del film: torvefantasie

Vi aspetto sul red carpet!

Voglio imparare a suonare il darbuka

Quando mi metto in testa una cosa…

myDarbukassono anni che ho in casa un darbuka, uno di quelli semplici, senza decorazioni, il minimo indispensabile. Semplice ma funzionale, insomma, fa il suo dovere.

Anni fa acquistai un dvd con la spiegazione della tecnica base e qualche ritmo. Fino ai primi esercizi tutto bene, ad un certo punto i neuroni e le dita non riuscivano più capirsi e ho in parte accantonato l’idea. Non del tutto però, forse non era il momento giusto.

Da diversi mesi ho ripreso il mio amato darbuka e ho ricominciato a darci di Dum Tek e ka e qualche cosa è uscito fuori. Il materiale a disposizione per poter imparare è cresciuto e prova e riprova ho fatto discreti miglioramenti.

Il dramma è che una volta imparata una cosetta vedi che ce ne sono altre mille e quelle semplici non ti bastano più, vuoi fare quelle difficili, perchè il darbuka è il darbuka, se ti appassioni è come la danza, ti prende e vuoi fare sempre un passetto in più.

Dopo aver fatto gli occhi languidi e aver perso sospiri dietro al darbuka dei miei sogni alla fine me lo sono comprato, è mio. Mi ha fatto penare ma ora è nelle mie mani e con uno strumento così adesso devo imparare per forza tirarne fuori qualcosa di buono. Strada da fare ce n’è, intanto ho ottenuto qualche risultato con la tecnica “splitted finger”, essì perchè la tecnica turca e araba mica è la stessa, si scoprono un sacco di cose.

Mentre continuo ad allenarmi con i finger rolls, il tremolo, l’effetto pioggia battente, continuo a indagare e scopro che c’è molto, molto di più. Insomma, c’è da studiare parecchio.