[…] Il tempo sembra piuttosto bello, ci vorrebbe qualcosa da mangiare, qualcosa di pronto da portare via. C’è il pane della mamma, che ci metto dentro? Idea, una frittata, che ridere, il pane con la frittata. La preparo mentre do una pulitina, tre uova, un paio di cucchiai di ricotta, sale e pepe. Zaini, panini, acqua, frutta e siamo a posto. Ah, non può mancare la cioccolata, quella ci vuole, è la scusa suprema per andare in montagna.
Dopo pochi metri in auto, si accende una spia sul cruscotto, mai accaduto in ben tredici anni, la cosa mi inquieta un po’, pare non sia niente di tropo grave, potrebbe essere il catalizzatore che non funziona alla perfezione, proseguiamo.
Nel frattempo si è levato un gran vento, non è proprio l’ideale, comunque il piumino fa comodo.
La mia auto continua a darmi segnali inequivocabili, piccoli segni di cedimento, pochi giorni fa ho notato che la maniglia interna per chiuderla è per metà divelta, si è staccata una vite, ora, nel chiudere un finestrino, se sente un bel crock nell’ultimo giro della manovella. Me ne dovrò fare una ragione, prima o poi la dovrò cambiare, forse è ora.
Tratti ventosi e freddi e tratti al sole piuttosto caldi, arriviamo in cima e.. delusione! L’obiettivo era una vecchia cava dimessa, quasi sulla cima della montagna, avevo immaginato il masso su cui mi ero messa a prendere il sole qualche anno fa e invece, la cava è stata riattivata, il masso è stato spaccato e spostato e lì, nello spiazzo meta delle nostre fatiche, solo scaglie di marmo bianche e niente per sedersi.
Ci arrangiamo da una parte, un angolo in cemento dove sono i macchinari, ma non è la stessa cosa. Il panorama è meritevole, peccato la foschia che limita la visuale delle montagne, della pianura e del mare.
Torniamo all’auto con calma, a salire abbiamo impiegato poco più di due ore, a scendere non saprei, bene, comunque decisamente meno. Partiti di casa poco prima di mezzogiorno, siamo tornati verso le cinque e mezza. Stanca, molto stanca, ma felice.
Quando si inizia la salita, la meta sembra così lontana ed è in salita, quanta fatica ci aspetta, ma piano, piano, un passo alla volta, con calma, si arriva in cima. Ok, è decisamente una lezione di vita, quando si guarda a un obiettivo che sembra irraggiungibile, basta iniziare a fare un passo. La decisione di iniziare e la messa in pratica del primo piccolo gesto per dare il via alla salita, è sempre la più faticosa, ma una volta che si inizia, tenendo duro, si arriva all’obiettivo. […]
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