Archivi categoria: La realizzazione dei desideri

Dedicato alla baklava

[…] mi metto in coda per il banchetto greco, qui l’attesa è molta, ma ho un obiettivo ben preciso e lo devo raggiungere.

Finalmente è il mio turno, ordino una porzione di yogurt e la baklava. Eccola, è lei il mio undicesimo desiderio, avevo proprio desiderato di mangiare la baklava. Sembrerà cosa da poco, ma sono anni che l’ho in mente, che sono curiosa di provarla. Ho anche tentato di cucinare qualcosa di simile una volta, ma il risultato non è stato proprio lo stesso.

Due anni fa, ad uno spettacolo ho interpretato una della canzoni della colonna sonora di Aladin, versione italiana e il testo ad un certo punto recita:”gradisce ancora un po’ di baklava?”, da allora non me la sono più tolta dalla mente, mai vista e mai trovata prima d’ora e adesso eccola lì. L’avevo notata ieri, ma già avevo fatto spesa di dolci, inoltre ero reduce dal pranzo della mamma e mi sembrava troppo metterci anche quella, mi sono fatta scrupolo. Oggi però siamo qui a mangiare e la baklava non me la toglie nessuno.Quando ho visto il costo sono rimasta un attimo allibita, per solo un pezzetto quella cifra? Ma quando l’ho chiesta mi hanno dato il piattino con tre pezzi, e come faccio a mangiarla tutta? Intrisa di sciroppo di zucchero colante è un invito al diabete. Davvero troppo mangiarla ora tutta assieme, ne mangio metà, per il resto recupero un bicchiere di plastica pulito e ce la metto dentro, così me la porto a casa e la finisco nei prossimi giorni. Perfetto.

Evvai con un nuovo desiderio da inserire nella lista.[…]

L’ho fatto

L’ho fatto, non ci credo! Mi sono registrata e sto scaricando video e musica per la competizione. Che scossa di adrenalina, che scoglio superato, come cavolo ho fatto? Sono troppo emozionata, adesso mi prende un coccolone. Ok, sto esagerando, quello mi prenderà nel caso dovessi essere tra le selezionate. Paura, panico e terrore, ok, sto esagerando di nuovo, però muoio di fifa. Dai, la musica è solo tre minuti e sette secondi, ce la posso fare. Ce la farò? Ce la voglio fare!2015renataRed

È da ieri che ci penso, e se succede questo, e se succede quell’altro e se non ce la facessi? Che pensieri futili, bisogna sempre provare. Mentre stavo facendo opera di auto convincimento, su internet mi appare un link che sembra fatto apposta, parla di auto-sabotaggio. Sono i cambiamenti a fare paura, le novità, uscire dalla zona di comfort, così quando qualcosa richiede un cambiamento, o si crede che sia così, la mente si protegge dalle variazioni, dando tutte le ragioni per cui è inutile o dannoso provare. E allora intanto proviamoci, se tutto andrà per il meglio i cambiamenti saranno molti e grandi, le questioni da affrontare e da superare anche, ma la soddisfazione sarà alle stelle. In fondo, voglio scrivere una storia di successo, quindi devo provarci.

Mi sento così emozionata, così scossa, una gran botta di adrenalina e per ora ho solo fatto l’iscrizione, ma ho fatto il primo passo, l’ho fatto! È fondamentale, è la differenza che passa tra fare e non fare, iniziare e non iniziare, è la possibilità di raggiungere l’obiettivo, ce l’ho fatta, via alle danze.

Vi farò sapere.

Pensa, immagina, crea

Pensa positivo, credi in te, credi nei tuoi sogni, il pensiero crea. Fino a che restano parole

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Renata Bandelloni –  foto Marco Pasquini

sono solo parole, ma a forza di sentirle e di ripeterle, qualcosa accade, iniziano a far parte di te.

Chi è appeso ad un alone di disperazione, queste parole neppure le sente, non le percepisce, le blocca, le elimina. Capita, ci sono anche questi momenti, devono essere vissuti e superati, ma basta che un piccolo puntino di luce faccia tanto di insinuarsi in quel buio e si apre un mondo di possibilità.

Abbiamo dentro di noi tutto quello che serve, basta tirarlo fuori. Nessuno ha detto che sia facile, ma stando fermi niente accade.

E allora inizio, anzi ho già iniziato, prendo una delle tante tecniche e la applico, la sto applicando da tre mesi circa e qualcosa è cambiato, qualcosa è accaduto, i desideri si realizzano e continuo a documentare il tutto. Troppo facile fare discorsi, bisogna agire, la mia formazione scientifica mi spinge a voler verificare, servono prove a sostegno della tesi.

Progetto in corso della durata di un anno. Siete curiosi?