Cimbali – 5 – quintuple

State studiano i cimbali per poter accompagnare le vostre esibizioni di danza del ventre? Avete imparato le triplette, il pattern a 3, e volete qualcosa di più?

Allora è giunto il momento di procedere con il pattern a 5.

L’esecuzione è relativamente semplice, si tratta di eseguire cinque tocchi consecutivi iniziando con la mano destra e alternando destra sinistra.

Ricordiamo le notazioni utilizzate:
R: mano destra – L: mano sinistra
Tek: suono della mano destra, Ka: suono della mano sinistra

  • 12345 – 12345 – 12345…
  • RLRLR – RLRLR – RLRLR …
  • TekaTekaTek – TekaTekaTek – TekaTekaTek…

Per esercitarvi potete seguire il video che mostra l’esecuzione prima lentamente e poi a ritmo più sostenuto:


La foto di copertina è di Gionata Aladino Canova

Notti d’Oriente

L’avventura danzante di quest’anno è stata quella delle Notti d’Oriente con le tappe di: Monsummano Terme, Seano, Empoli, Signa.
Manifestazioni dedicate al mondo orientale e medio orientale, con esibizioni, dimostrazioni, stand di vario genere. In sintesi, una grande festa.

Una delle cose che più mi piace, durante gli spettacoli, è quella di creare un feeling con gli altri artisti e costruire con loro qualcosa di nuovo al momento, si sale sul palco, si da il via alla musica e nasce la sinergia. L’improvvisazione porta sempre qualcosa di nuovo e inaspettato, è come entrare in un universo parallelo, ma questo è un lungo discorso che ben si abbina agli artisti in generale.

A Seano, tra un’attesa e l’altra, Samira Fernandes mi regala uno dei suoi meravigliosi tatuaggi all’henne con tanto di brillantini. Oh guarda, c’è anche il nostro amico Marcello Calasso con i Suoni di Seba, è dallo scorso novembre al Festival dell’Oriente di Carrara che non ci vediamo.
Alla serata di Empoli, o meglio Sovigliana, ho il piacere di incontrare di nuovo la grande Kaoru, maestra di cerimonia del te e molto altro. È con noi anche un’altra graziosa ballerina di danza del ventre, la nostra nuova amica Nila Amal. Foto prima e dopo il trucco.

Il giorno dopo lo passo in albergo e annessa piscina con Samira Fernandes e Sandra Gomez, due splendide ballerine di danza del ventre o danza orientale che dir si voglia, non formalizziamoci sul nome. Eccoci qui in viaggio verso la nostra prossima esibizione.

Purtroppo qui i palchi si dividono, e non possiamo danzare tutte e tre assieme, comunque un pezzo improvvisato con Samira ci scappa. Una musica a caso presa al volo e via. In qualche punto sembriamo coordinate, ma giuro che non ho mai sentito prima questo brano ed è la prima volta che balliamo assieme. Potere della musica e della danza.

Le Notti d’Oriente sono un progetto di Maurizio Mosi, con noi nella foto scatta nella prima tappa di Monsummano Terme con Sameer Bhatt, Kaoru Kobayashi e il presentatore Mario.

nottiDorienteMonsummanoSquadra

Alla prossima avventura!

Cimbali – 3 – triplette

I cimbali sono uno degli accessori più accattivanti della danza del ventre. Sono un vero e proprio strumento musicale, permettono di accompagnare le danze seguendo e arricchendo il ritmo della canzone.

Le triplette sono uno dei pattern base che si adoperano a questo scopo. Quando si è alle prime armi, si può danzare su un brano intero utilizzando anche solo questo ritmo base.

Queste sono le diverse notazioni utilizzate per descriverle:
R: mano destra – L: mano sinistra
Tek: suono della mano destra, Ka: suono della mano sinistra

  • 123 123 123…
  • RLR RLR RLR …
  • TekaTek TekaTek TekaTek…

Per esercitarvi potete seguire il video che parte lentamente per poi accelerare

La foto di copertina è di Gionata Aladino Canova

Movimenti del bacino: lock in 4 punti – cerchio interno (omi)

Tratto da: “Danza del Ventre Movimenti e Figure” di Renata Bandelloni

Il blocco in 4 punti e l’omi si eseguono facendo gli stessi passaggi con il bacino. Nel primo caso i movimenti i movimenti vengono eseguiti a scatto, nel secondo sono legati e morbidi.

Considerando il destro come fianco di riferimento, i 4 passaggi sono:

  1. contrarre gli addominali laterali a destra, facendo così sollevare il fianco destro,
  2. mantenendo questa contrazione contrarre anche il bacino chiudendolo in avanti,
  3. rilasciare il fianco destro,mantenendo la contrazione del bacino
  4. rilasciare anche la contrazione del bacino.
 Contrai il fianco di riferimento  Contrai anche il bacino, mantenendo la contrazione sul fianco
omi1  omi2
rilascia il fianco di riferimento, mantenendo la contrazione del bacino  rilascia anche il bacino
omi3  omi4

Per eseguire il movimento in direzione contraria, è sufficiente ripetere i quattro passaggi indicati concentrandosi sul fianco sinistro invece che sul fianco destro.

Nel caso del blocco a 4 punti, i movimenti saranno piccoli e scattosi, ogni singola fase dovrà essere ben definita ed evidenziata.

Nel caso dell’omi il passaggio da una fase all’altra sarà morbido e i quattro passaggi saranno eseguiti in modo continuo, come a formare un unico movimento. Per dare maggior evidenza alla figura, rendendola più ampia, si può aggiungere lo scivolamento laterale del fianco: a sinistra mentre contraggo il fianco destro e a destra mentre rilascio lo stesso fianco.

 

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Il Duo ReA e le magie d’Oriente. Festival dell’Oriente di Carrara, edizione 2016

Le emozioni sono ancora forti, indelebili tracce di una giornata fantastica. La partecipazione del Duo ReA al Festival dell’Oriente di Carrara, edizione 2016 è stata un successo, i volti entusiasti della piccola significativa folla radunata davanti allo stand nei momenti delle esibizioni ci hanno riscaldato i cuori, non ci aspettavamo un così grande e caloroso riscontro.

Duo ReA (Renata – Aura) allo stand di Stardust e  i Suoni di Seba

Profonda gratitudine per Alessio Boni e Marcello Calasso che, non solo ci hanno ospitate nello stand di Stardust e i Suoni di Seba, ma ci hanno trattate come vere e proprie principesse. Danzare sulla musica degli strumenti dal vivo è ben altra cosa rispetto a una traccia audio registrata. I suoni densi e corposi fanno vibrare, i movimenti nascono da soli, si amalgamano alla musica e tutto nasce e prende vita sul momento.

Duo ReA (Renata – Aura) improvvisazione con Marcello Calasso e Alessio Boni: danzare o suonare, questo è il problema

La disponibilità al gioco, la voglia di creare, ha reso possibile la magia, quella sottile e potente energia, la sinergia perfetta che si è creata e che ha dato vita a momenti unici e indimenticabili.

Impareggiabile il casuale ritrovarsi a improvvisare creando ritmi fondendo cajon, tabla e cimbali, tutto si può, basta osare e utilizzare quel pizzico di follia creativa che ci muove.

Foto Show con il duo ReA (Renata – Aura) a Le Village Berbere di Fathi

Un altro momento che ricorderemo con gioia è il foto show che è nato allo stand allestito con le rappresentazioni di tigri, cammelli e elefanti e una spettacolare tenda berbera con tanto di cuscini e narghilè. Grazie alla disponibilità e alla cortesia del signor Fathi de “Le Village Berbere”, proprietario dell’allestimento, abbiamo potuto portare a casa degli scatti unici e originali e abbiamo potuto vivere il nostro speciale sogno d’oriente. L’impresa sarebbe stata impossibile senza il fotografo Marco Pasquini, che anche in questa occasione ci ha dato la sua disponibilità seguendoci nella nostra avventura, immortalando per noi momenti indimenticabili.

duoreaallstaff

Arrivederci alla prossima volta!

Le foto in questo articolo sono di Marco Pasquini.

Il Duo ReA al Festival dell’Oriente a Carrara – 1 Novembre 2016

I giorni 28, 29, 30, 31 ottobre e 1 novembre il Festival dell’Oriente, dopo la pausa dello scorso anno, farà di nuovo tappa a Carrara MS.
È con immenso piacere che il Duo ReA annuncia la sua partecipazione all’edizione 2016 di questo straordinario evento.

Renata e Aura ringraziano sentitamente Alessio Boni e Marcello Calasso con i quali si presenteranno, improvvisando sui magici suoni da loro proposti.
Con Stardust e I Suoni di Seba le melodie fluiranno avvolgenti trasformandosi in movenze sinuose e vive.

La partecipazione del duo Rea è prevista per il giorno 1 Novembre 2016, presso lo stand di Stardust & I Suoni di Seba.

In questo articolo, le foto di Renata e Aura sono di Marco Pasquini.

2 luglio 2016 – il Pozzo della Madonna (il Paradiso) a Malbacco

Dopo aver incontrato un primo cartello che indica una deviazione per Azzano, trovo l’indicazione di zona a traffico limitato a Riomagno, cavolo già qui? c’è scritto due chilometri, proseguo. Ecco adesso c’è la transenna e ci sono gli addetti al controllo, di qui non si passa. siamo in zona Desiata, dove immaginavo che fosse la delimitazione, meno male che non hanno deciso di metterla più giù. C’è uno spazio libero a lato della strada, parcheggio e subito dopo va via quello davanti a me. Mi metto le scarpe da ginnastica e inizio a camminare per la strada asfaltata, incontro il primo dei cartelli numerati, Cappello si chiama la zona dove devo scendere, non Castello, come avevano scritto sul blog dove ho trovato l’indicazione del percorso, in ogni caso è il numero 4.

Per la strada ci sono diverse piante di fico,DSCN5693.JPG quelle che hanno i fichi non ne hanno di mangiabili, sono ancora troppo piccoli, i rovi sono in fiore e per oggi niente more. La strada inizia a salire, cavolo se sale, mi faccio una gran sudata. Vedo in lontananza il quarto cartello, ci sono un paio di persone lì, lo raggiungo è questo, con il pennarello hanno lasciato una scritta inequivocabile: “È QUI !!!”.

Imbocco il sentiero, si percorre abbastanza bene, grazie alle indicazioni trovate riconosco la parte vicina ad un edificio diroccato dove bisogna salire e infine arrivo. Che spettacolo, che vista, una meraviglia, il Paradiso per davvero , e qui infatti l’hanno sempre chiamato così.

Quelle poche foto che avevo visto online, temevo che fossero state rese più belle e invece è proprio così, fantastico.DSCN5755.JPG
Quanta gente, sono quasi tutti giovanissimi, in acqua non c’è nessuno, sono tutti sui sassi. Io mi bagno, l’acqua diventa subito molto profonda, non mi inoltro, ma mi immergo fino a collo, ah com’è fredda, che spettacolo, dopo la gran sudata che ho fatto ci voleva proprio, una goduria e un refrigerio inenarrabili, gelida acqua di fiume. Mi guardano tutti in modo strano, piano piano qualcuno comincia a immergersi, ma poco dopo aver toccato l’acqua ne esce infreddolito. E quelli lassù come ci sono arrivati? Ci sono due ragazzi che camminano in cima alla roccia, dove inizia lo scivolo che porta giù il getto d’acqua che lo ha scavato dritto e ripido. dopo la rinfrescata, mi metto sull’asciugamano nell’angolo che mi sono conquistata e mangio.

Dopo non molto, i due saliti lassù, si sistemano all’inizio dello scivolo e e si tuffano nella pozza, ma non si grattano la schiena così? Magari la pietra è liscia, oppure l’acqua protegge dal contatto diretto, non ne ho idea, complimenti per il coraggio. Più tardi un intero gruppo di persone va via e si libera dello spazio, bravi, portate via tutto lo sporco, bottiglie e varie. Da qualche parte, un bicchierino di plastica, una forchetta, qualcuno ha lasciato anche delle scritte su delle pietre.

Abbiate rispetto, è un luogo di una bellezza disarmante, basta così poco per preservare tutto il suo fascino naturale e selvaggio.

12 luglio 2016 – le piscine

[…]Si riparte, lungo il tragitto ci sono dei piccoli di gabbiano con il loro piumaggio ancora scuro. Il passaggio per entrare ha solo quaranta centimetri di fondale, ci si potrebbe camminare.

Arriviamo al Porto della Madonna, Le Piscine, la meraviglia assoluta, incommentabili tanto sono belle. Che fortuna, è tutto a destra, proprio dal nostro lato. Si rimane sempre troppo poco qui.

La barca si ferma per fare i tuffi a chi vuole e si ferma in una zona bellissima delle Piscine Naturali, meno male, così posso continuare ad ammirarle ancora.

Voglio andare in acqua, ma non sono capace a tuffarmi, mi fa troppa paura, voglio scendere dalla scala, ma il signore che è lì a controllare mi ferma, la scala è solo per salire. L’hanno scorso però  l’ho fatto, vero è che c’era molta meno gente.

Ci pensa e mi lascia passare, e via, sono in acqua. Alcune persone, una in particolare è molto infastidita, perché dopo di me dalla scala non scendere più nessuno, adesso vogliono tutti passare di lì e sarebbe il caos. Insomma, l’ho fatto litigare con mezza barca, risalendo l’ho ringraziato tantissimo.

Mi prende la commozione da tanta bellezza, dalla gioia di essere qui.[…]

Danza del ventre – Cabaret style bellydance

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