Manuali di danza del ventre in Ebook

I manuali di danza del ventre da oggi sono disponibili anche in formato Ebook. Tutte le ballerine, insegnanti, appassionate che, oltre alla danza, amano la tecnologia sono adesso accontentate.

La versione elettronica permette di consumare meno carta e soprattutto risparmiare qualche euro. Unica nota da considerare, al contrario della versione in ebook, nella versione cartacea sono presenti le immagini, questo niente toglie comunque alla fruibilità dei testi elettronici.

Potete comunque sempre scegliere la versione che preferite.

Non state più nella pelle e volete sapere dove potete trovarli? Eccoli!

manualeCopertina
Danza del Ventre Movimenti e Figure

copertinaInsegnanti
Insegnare la Danza del ventre

La danza insegna

La danza insegna. Cosa? Semplicemente che si può!

A volte qualche allieva mi dice: non ce la farò mai, non mi riuscirà mai. Bonariamente la redarguisco e la esorto a provare. Alla fine il risultato c’è sempre.

Ho applicato lo stesso principio a me stessa, in fondo che maestra sarei se non dessi il buon esempio?

Renata Bandelloni

Renata Bandelloni – foto di Marco Pasquini

Quando ho iniziato a studiare il video per il casting, ho notato che alcune parti richiedevano un esercizio diverso da quello che sono solita fare. Sì mi sono anche scoraggiata, ma le ho affrontate. Ho codificato, ho provato, ho memorizzato e ho ricontrollato tutto perfezionando i dettagli.

Notare e studiare più nel dettaglio lo spostarsi di un piede, la posizione di una mano, piccoli particolari che si sono rivelati significativi per pulire quelle parti che mi facevano inciampare. Adesso eseguo tutto fluidamente e, va da sé, senza dover guardare il video guida.

Nonostante sia sempre alla ricerca di tempo, che non basta mai, sono riuscita in dieci giorni a imparare una coreografia ostica, sistemare il video e inviarlo. Ci pensavo ogni cinque minuti di tempo libero, l’ho ripassata mentalmente quando non potevo eseguirla sulla musica, in pratica un’ossessione, ma ho ottenuto il risultato desiderato.

È fatta, indipendentemente da come andrà, qualcosa ho già ottenuto.

L’unica certezza che si ha è che se ci si arrende abbiamo già perso. Se proviamo, abbiamo ancora una possibilità.

Dedicato alla baklava

[…] mi metto in coda per il banchetto greco, qui l’attesa è molta, ma ho un obiettivo ben preciso e lo devo raggiungere.

Finalmente è il mio turno, ordino una porzione di yogurt e la baklava. Eccola, è lei il mio undicesimo desiderio, avevo proprio desiderato di mangiare la baklava. Sembrerà cosa da poco, ma sono anni che l’ho in mente, che sono curiosa di provarla. Ho anche tentato di cucinare qualcosa di simile una volta, ma il risultato non è stato proprio lo stesso.

Due anni fa, ad uno spettacolo ho interpretato una della canzoni della colonna sonora di Aladin, versione italiana e il testo ad un certo punto recita:”gradisce ancora un po’ di baklava?”, da allora non me la sono più tolta dalla mente, mai vista e mai trovata prima d’ora e adesso eccola lì. L’avevo notata ieri, ma già avevo fatto spesa di dolci, inoltre ero reduce dal pranzo della mamma e mi sembrava troppo metterci anche quella, mi sono fatta scrupolo. Oggi però siamo qui a mangiare e la baklava non me la toglie nessuno.Quando ho visto il costo sono rimasta un attimo allibita, per solo un pezzetto quella cifra? Ma quando l’ho chiesta mi hanno dato il piattino con tre pezzi, e come faccio a mangiarla tutta? Intrisa di sciroppo di zucchero colante è un invito al diabete. Davvero troppo mangiarla ora tutta assieme, ne mangio metà, per il resto recupero un bicchiere di plastica pulito e ce la metto dentro, così me la porto a casa e la finisco nei prossimi giorni. Perfetto.

Evvai con un nuovo desiderio da inserire nella lista.[…]

L’ho fatto

L’ho fatto, non ci credo! Mi sono registrata e sto scaricando video e musica per la competizione. Che scossa di adrenalina, che scoglio superato, come cavolo ho fatto? Sono troppo emozionata, adesso mi prende un coccolone. Ok, sto esagerando, quello mi prenderà nel caso dovessi essere tra le selezionate. Paura, panico e terrore, ok, sto esagerando di nuovo, però muoio di fifa. Dai, la musica è solo tre minuti e sette secondi, ce la posso fare. Ce la farò? Ce la voglio fare!2015renataRed

È da ieri che ci penso, e se succede questo, e se succede quell’altro e se non ce la facessi? Che pensieri futili, bisogna sempre provare. Mentre stavo facendo opera di auto convincimento, su internet mi appare un link che sembra fatto apposta, parla di auto-sabotaggio. Sono i cambiamenti a fare paura, le novità, uscire dalla zona di comfort, così quando qualcosa richiede un cambiamento, o si crede che sia così, la mente si protegge dalle variazioni, dando tutte le ragioni per cui è inutile o dannoso provare. E allora intanto proviamoci, se tutto andrà per il meglio i cambiamenti saranno molti e grandi, le questioni da affrontare e da superare anche, ma la soddisfazione sarà alle stelle. In fondo, voglio scrivere una storia di successo, quindi devo provarci.

Mi sento così emozionata, così scossa, una gran botta di adrenalina e per ora ho solo fatto l’iscrizione, ma ho fatto il primo passo, l’ho fatto! È fondamentale, è la differenza che passa tra fare e non fare, iniziare e non iniziare, è la possibilità di raggiungere l’obiettivo, ce l’ho fatta, via alle danze.

Vi farò sapere.

Pensa, immagina, crea

Pensa positivo, credi in te, credi nei tuoi sogni, il pensiero crea. Fino a che restano parole

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Renata Bandelloni –  foto Marco Pasquini

sono solo parole, ma a forza di sentirle e di ripeterle, qualcosa accade, iniziano a far parte di te.

Chi è appeso ad un alone di disperazione, queste parole neppure le sente, non le percepisce, le blocca, le elimina. Capita, ci sono anche questi momenti, devono essere vissuti e superati, ma basta che un piccolo puntino di luce faccia tanto di insinuarsi in quel buio e si apre un mondo di possibilità.

Abbiamo dentro di noi tutto quello che serve, basta tirarlo fuori. Nessuno ha detto che sia facile, ma stando fermi niente accade.

E allora inizio, anzi ho già iniziato, prendo una delle tante tecniche e la applico, la sto applicando da tre mesi circa e qualcosa è cambiato, qualcosa è accaduto, i desideri si realizzano e continuo a documentare il tutto. Troppo facile fare discorsi, bisogna agire, la mia formazione scientifica mi spinge a voler verificare, servono prove a sostegno della tesi.

Progetto in corso della durata di un anno. Siete curiosi?

Duo Rea (Renata – Aura), al Festival Mare 2015 – i Video.

Ecco finalmente pronti i video della strepitosa esibizione del duo Rea al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa.

Qui di seguito potete trovare l’esibizione in assolo di Renata, l’assolo di Aura e l’esibizione in coppia preparata per il palco del Festival Mare 2015.

Una bellissima serata, ricca di emozioni, per la quale ringraziamo chi ci ha permesso di essere in scena, all’interno di un contesto a dir poco spettacolare.

Esibizione in assolo di Renata, su assolo di percussioni.

Esibizione in assolo di Aura, musica: España cañí.

Esibizione di Renata e Aura, duo Rea. Musica Horror Night.

L’esibizione perfetta

Capita raramente di scendere dal palco dopo un’esibizione e sentirsi completamente soddisfatte del risultato.

Ebbene, questa volta è stato proprio così. Il 28 Novembre 2015, sul palco del Festival Mare, al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa, è andato tutto alla grande.

Duo ReA: Renata – Aura. Foto di Alessandro Rota, post produzione di Marco Pasquini.

Le emozioni in ballo erano molte: la coreografia provata e creata appositamente per il duo ReA, Renata – Aura; i costumi ideati, cuciti, e perfezionati nei minimi dettagli da Aura e il tocco finale a sorpresa del trucco realizzato per noi da Nadia Nocerino.

Aura e Renata con il trucco di Nadia Nocerino. Foto di Alessandro Rota, post produzione di Marco Pasquini.

Quando i fattori sono molti, si moltiplicano anche i rischi e i potenziali ostacoli che, in effetti, hanno provato a fermarci, ma niente hanno potuto contro la nostra voglia di realizzare qualcosa di eccezionale.

Sì, eccezionale!

E dopo averci truccate, anche Nadia Nocerino sale sul palco con noi. Elaborazione foto di Marco Pasquini.

La coreografia è andata liscia come l’olio, senza la minima sbavatura, i costumi indossati erano perfetti, il trucco brillante, curato e preciso ci ha permesso di brillare sul palco ancora di più.

Un’esperienza intensa e carica di belle emozioni, da ripetere, sicuramente.

Oltre alla coreografia in coppia, esibizione speciale a conclusione della serata, abbiamo avuto la possibilità di presentare anche due assoli , che ci hanno permesso di portare in scena altre sfumature di danza.

Aura e Renata in assolo. Foto di Marco Pasquini.

Danza del ventre – Cabaret style bellydance

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