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Vibrazione diaframmatica – flutter

La vibrazione diaframmatica (flutter) è eseguita contraendo e rilasciando velocemente il diaframma. E’ un tipo di contrazione diversa da quella dei muscoli addominali. Infatti, in questo caso, il movimento non è causato da una vera e propria contrazione muscolare, ma dal diaframma.

Nel video sotto potete vedere un breve esempio di flutter al minuto 0’06” – 0′,07”

La contrazione del diaframma è simile a quella che si ha, ad esempio, quando si ride o si ha il singhiozzo. Per imparare ad eseguire il flutter, ci si può esercitare inspirando ed espirando molto velocemente come se si avesse l’affanno. Questo però solo un esercizio, mentre si esegue il movimento non si deve vedere l’effetto “affanno”, anzi, una volta imparato a gestire il movimento del diaframma, si riesce ad eseguire la vibrazione in modo più controllato se la si effettua in apnea.

Nel video sotto un esempio di flutter al minuto 2’14”, la ripresa è da lontano, le frange coprono e non si vede troppo bene.


Un altro modo per poter riuscire ad individuare e controllare il diaframma, è quello di pensare alla sensazione che si ha alla base dello sterno, quando si ha il singhiozzo o quando si ride con trasporto.

Tratto da: “Movimenti e Figure – manuale di danza del ventre

Open day alla Fenix con Danza del ventre. 1 Settembre 2016, Le Bocchette, LU

2015renataRedSi ricomincia da qui! Signore e signorine e chiunque voglia partecipare a una lezione di prova gratuita di danza del ventre, questa è l’occasione che stavate aspettando.
Giovedì 1 settembre la Fenix, apre a tutti per mostrare e far provare le proprie attività. La serata inizierà alle 18:00, attorno alle 20:00 sarà offerto un apericena a tutti i presenti e dalle 21:00 alle 21:30 una breve ma intensa lezione di prova di danza del ventre con Renata Bandelloni. A seguire ancora lezioni di pilates e non solo.

Muovi il corpo,  libera la mente, ho appena coniato il mio nuovo slogan.

Ti aspetto alla Fenix, il giorno 1 settembre 2016, a partire dalle ore 21:00 in via dei Fabbri 1, Le Bocchette LU.

La foto di copertina è di Marco Pasquini.

Il Duo ReA torna e lo fa in grande stile

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Duo ReA – Renata e Aura: samba. Foto: Marco Pasquini

Vi abbiamo fatto attendere, ma ne è valsa la pena, ne siamo sicure.

Abbiamo preparato abiti, coreografie, musiche e cercato l’occasione giusta per presentare i nostri nuovi lavori.

Un ritorno in grande stile quello del Duo ReA che non si è risparmiato nel dare al pubblico il meglio di sé.

Due sono state le occasioni per il debutto, entrambe sul teatro all’aperto nella Pineta Emilio Tarabella di Forte dei Marmi, teatro di molti interessanti eventi estivi.

La prima data è stata il 22 luglio 2016 in occasione dello spettacolo di beneficenza organizzato dall’Associazione Internazionale Padre Kolbe (AIPK) con la quale siamo state molto liete di collaborare.

Renata. Foto: Marco Pasquini

La seconda occasione è stata invece il 25 luglio 2016 in occasione dello spettacolo organizzato dal circolo culturale Festivalmare dedicato al vincitore, anzi alla vincitrice, della scorsa edizione dell’omonimo concorso canoro. La collaborazione con il Festivalmare dura ormai da diversi anni.

Aura. Foto: Marco Pasquini

Queste sono state le esibizioni sul palco, ma siamo andate oltre. Il Duo ReA non si accontenta di fare sempre le stesse cose, ama le novità, come potete intuire dagli abiti e dalle coreografie sempre nuove e originali.

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Duo ReA – Renata e Aura: festa hawaiana. Foto: Michele Ratti

Infatti, dopo il palco, è arrivato anche il campeggio, una festa hawaiana di tutto rispetto con due ballerine d’eccezione.

 

La festa a tema è stata organizzata da BeachFun . che ringraziamo per averci invitate. Il divertimento è stato tanto e il pubblico è rimasto entusiasta e lo ha dimostrato unendosi a noi nelle danze per il gran finale.

Ciao a tutti alla prossima volta!

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Duo ReA – Renata e Aura: backstage samba. Foto: Alessandro Rota

Foto di copertina: Marco Pasquini

 

Manuali di danza del ventre in Ebook

I manuali di danza del ventre da oggi sono disponibili anche in formato Ebook. Tutte le ballerine, insegnanti, appassionate che, oltre alla danza, amano la tecnologia sono adesso accontentate.

La versione elettronica permette di consumare meno carta e soprattutto risparmiare qualche euro. Unica nota da considerare, al contrario della versione in ebook, nella versione cartacea sono presenti le immagini, questo niente toglie comunque alla fruibilità dei testi elettronici.

Potete comunque sempre scegliere la versione che preferite.

Non state più nella pelle e volete sapere dove potete trovarli? Eccoli!

manualeCopertina
Danza del Ventre Movimenti e Figure

copertinaInsegnanti
Insegnare la Danza del ventre

L’ho fatto

L’ho fatto, non ci credo! Mi sono registrata e sto scaricando video e musica per la competizione. Che scossa di adrenalina, che scoglio superato, come cavolo ho fatto? Sono troppo emozionata, adesso mi prende un coccolone. Ok, sto esagerando, quello mi prenderà nel caso dovessi essere tra le selezionate. Paura, panico e terrore, ok, sto esagerando di nuovo, però muoio di fifa. Dai, la musica è solo tre minuti e sette secondi, ce la posso fare. Ce la farò? Ce la voglio fare!2015renataRed

È da ieri che ci penso, e se succede questo, e se succede quell’altro e se non ce la facessi? Che pensieri futili, bisogna sempre provare. Mentre stavo facendo opera di auto convincimento, su internet mi appare un link che sembra fatto apposta, parla di auto-sabotaggio. Sono i cambiamenti a fare paura, le novità, uscire dalla zona di comfort, così quando qualcosa richiede un cambiamento, o si crede che sia così, la mente si protegge dalle variazioni, dando tutte le ragioni per cui è inutile o dannoso provare. E allora intanto proviamoci, se tutto andrà per il meglio i cambiamenti saranno molti e grandi, le questioni da affrontare e da superare anche, ma la soddisfazione sarà alle stelle. In fondo, voglio scrivere una storia di successo, quindi devo provarci.

Mi sento così emozionata, così scossa, una gran botta di adrenalina e per ora ho solo fatto l’iscrizione, ma ho fatto il primo passo, l’ho fatto! È fondamentale, è la differenza che passa tra fare e non fare, iniziare e non iniziare, è la possibilità di raggiungere l’obiettivo, ce l’ho fatta, via alle danze.

Vi farò sapere.

Duo Rea (Renata – Aura), al Festival Mare 2015 – i Video.

Ecco finalmente pronti i video della strepitosa esibizione del duo Rea al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa.

Qui di seguito potete trovare l’esibizione in assolo di Renata, l’assolo di Aura e l’esibizione in coppia preparata per il palco del Festival Mare 2015.

Una bellissima serata, ricca di emozioni, per la quale ringraziamo chi ci ha permesso di essere in scena, all’interno di un contesto a dir poco spettacolare.

Esibizione in assolo di Renata, su assolo di percussioni.

Esibizione in assolo di Aura, musica: España cañí.

Esibizione di Renata e Aura, duo Rea. Musica Horror Night.

L’esibizione perfetta

Capita raramente di scendere dal palco dopo un’esibizione e sentirsi completamente soddisfatte del risultato.

Ebbene, questa volta è stato proprio così. Il 28 Novembre 2015, sul palco del Festival Mare, al Teatro Vittoria Manzoni di Massarosa, è andato tutto alla grande.

Duo ReA: Renata – Aura. Foto di Alessandro Rota, post produzione di Marco Pasquini.

Le emozioni in ballo erano molte: la coreografia provata e creata appositamente per il duo ReA, Renata – Aura; i costumi ideati, cuciti, e perfezionati nei minimi dettagli da Aura e il tocco finale a sorpresa del trucco realizzato per noi da Nadia Nocerino.

Aura e Renata con il trucco di Nadia Nocerino. Foto di Alessandro Rota, post produzione di Marco Pasquini.

Quando i fattori sono molti, si moltiplicano anche i rischi e i potenziali ostacoli che, in effetti, hanno provato a fermarci, ma niente hanno potuto contro la nostra voglia di realizzare qualcosa di eccezionale.

Sì, eccezionale!

E dopo averci truccate, anche Nadia Nocerino sale sul palco con noi. Elaborazione foto di Marco Pasquini.

La coreografia è andata liscia come l’olio, senza la minima sbavatura, i costumi indossati erano perfetti, il trucco brillante, curato e preciso ci ha permesso di brillare sul palco ancora di più.

Un’esperienza intensa e carica di belle emozioni, da ripetere, sicuramente.

Oltre alla coreografia in coppia, esibizione speciale a conclusione della serata, abbiamo avuto la possibilità di presentare anche due assoli , che ci hanno permesso di portare in scena altre sfumature di danza.

Aura e Renata in assolo. Foto di Marco Pasquini.

Seduzioni 3 – il video

Seduzioni 3 – 10 ottobre 2015 Teatro delle Scuderie Granducali, Seravezza LU.

Ecco finalmente un brevissimo assaggio di cosa è stato “Seduzioni 3”. In questo breve video, tutto quello che vi siete persi, o tutto quello a cui avete avuto la fortuna di assistere!

Un piacevole mix di danza del ventre, burlesque e canto che ha allietato il pubblico con leggerezza, divertimento e allegria.

In scena: Renata e le Rose di Giada, Aura, Lily Vinge, Maya Giariya e la Carovana dell’Illusione, Giulia Caputo e El Esbat Company Bellydance, Alessandro Rota e Maurizio Pucci della “Tengu Academy”, Sara Bonora. Presentazione a cura di Loris Marchi, riprese video di Roberto Tommasi.

 

Danza del ventre: i sette passi verso il benessere

La danza del ventre è una danza olistica, nella misura in cui l’approccio che si ha è orientato al benessere della persona.

Renata Bandelloni danza del ventre
Renata Bandelloni – danza del ventre. Ph. Marco Pasquini.

Sia nell’insegnare, sia nell’apprendere, è necessario avere rispetto, cura e attenzione, per sé e per gli altri. Seguendo il giusto approccio, si arriva ad una sensazione di benessere totale, partendo dal piano fisico, passando per quello emozionale, fino ad arrivare a quello spirituale.

Dalla costruzione del movimento eseguito muovendo consapevolmente le singole parti del corpo, si arriva al’espressione del sé, alla comunicazione e alla libertà di lasciarsi andare.

  1. Muladhara.
    La prima liberazione inizia dai piedi: via le scarpe. È a piedi nudi che danziamo per ritrovare il contatto con il suolo, con la terra, con le nostre radici. Piedi completamente poggiati a terra per avere stabilità ed equilibrio.
  2. Swadhisthana.
    Iniziamo a muovere il bacino, entriamo in contatto con la nostra parte femminile lasciandola libera di esprimersi. Iniziamo a sentire ogni singola parte del nostro corpo e impariamo a muoverla armoniosamente.
  3. Manipura.
    Con impegno e forza di volontà scopriamo che possiamo eseguire quei movimenti che inizialmente ci sembravano così strani e irraggiungibili.
  4. Anahata.
    Amiamo il nostro stesso corpo così com’è: è quello che ci permette di muoverci e danzare. Prendiamocene cura e rispettiamone le potenzialità. Danziamo per noi stesse perché ci piace farlo e ci fa stare bene, danziamo per gli altri per portare gioia.
  5. Vishuddha.
    Prendiamo confidenza con i movimenti, una volta imparata la tecnica, andiamo oltre e diamo libero sfogo alla nostra creatività, comunicando le nostre emozioni, esprimendole attraverso il movimento.
  6. Ajna.
    L’intuizione ci guida nell’improvvisazione, danzare liberamente su una musica di cui intuiamo i prossimi passaggi musicali che andremo a interpretare con il corpo. L’intuizione si amplifica maggiormente danzando a coppia o in gruppo, creando i movimenti sul momento, senza seguire schemi predeterminati.
  7. Sahasrara.
    Danziamo spensierate per liberare lo spirito, danziamo per noi, danziamo per la nostra anima, sentiamoci libere di muoverci seguendo il flusso della musica e delle emozioni. Abbiamo imparato la tecnica, adesso possiamo dimenticarla e lasciarci andare alla danza.

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Perché iscriversi a un corso di danza del ventre

Eccoci, ci siamo! Nuova stagione, nuovi corsi e miriadi di post con i soliti vecchi argomenti, che spiegano perché iscriversi ad un corso di danza del ventre fa bene.

Non si contano più gli articoli e  le notizie che spiegano diligentemente tutti i benefici psico-fisici apportati da questa danza. Si va dai benefici alla circolazione e alla tonificazione o perdita di peso (ovvio, ti muovi e sudi, il sangue circola, i muscoli lavorano), al piacere di stare in un gruppo di sole donne.

Si parla anche di diminuzione della tensione e dei dolori mestruali…, argomento decisamente accattivante.

L’aspetto mentale, psicologico e anche spirituale non sono da meno, anche su questo fronte è possibile trovare una discreta quantità di materiale.

Mettiamo nell’insieme anche il portamento, la grazia, la femminilità, tutte ottime ragioni per le quali iscriversi a un corso di danza del ventre.

Insomma, abbiamo trovato la panacea di tutti i mali!

Seriamente, sono tutti argomenti validissimi, la danza del ventre apporta davvero molti benefici, da numerosi punti di vista, ci si rende conto di questo mano a mano che si va avanti nel percorso. Tuttavia, c’è un altro aspetto che spesso non viene affrontato ed è proprio qui che vorrei arrivare.

Ora vi svelo un segreto! Io ho iniziato a fare danza del ventre perché… mi piaceva.

Esatto, tutto qui. Non pensavo né a fare spettacoli né a diventare insegnante né ad un qualche dolore da far passare in qualche recondita parte del corpo, ma mi piaceva. La danza del ventre mi affascinava, era per me un sogno lontano che consideravo irraggiungibile, al di fuori della mia portata.

In conclusione, fate danza del ventre perché vi piace!

Se vi piace ne sarete entusiaste e l’entusiasmo è fondamentale per ottenere ottimi risultati.

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